
Oggi la maggioranza delle persone sono consapevoli che il rumore è un fattore di rischio per la salute. Una persona che vive disturbata da un ambiente rumoroso non può rilassarsi e il corpo reagisce a questo stress fisico e psichico. Di conseguenza le cellule rilasciano una quantità maggiore di adrenalina, aumentando la pressione sanguigna che se prolungata può aumentare il rischio di infarti.
La costante esposizione a 65 decibel può aumentare il rischio di infarto del 20%. Circa il 2% degli infatti è infatti dovuto al rumore. Per questo è incomprensibile che circa il 10% delle persone sia costantemente sottoposto a rumori a 65 decibel. Per questo è diventato un problema comune.
In Germania uno studio della Deutsches Grünes Kreuz (croce verde tedesca) mostra che oltre un quarto dei tedeschi fra i 15 e 75 anni abbia subito qualche forma di compromissione dell’udito. Il 15% dei teenagers hanno una capacità uditiva comparabile a quella di un cinquantenne.
La maggior parte dei giovani danneggia l’udito nelle discoteche e nei concerti rock dove la musica ragginge i 120 decibel! Ma anche il lettore MP3 al massimo raggiunge i 100 dB.
Apparecchi protettivi sono un equipaggiamento necessario per i lavoratori sottoposti a forti rumori. Si pensi che i petardi e fuochi d’artificio scoppiati a Capodanno toccano livelli di picco tale che possono causare danni irreparabili all’apparato uditivo interno.
Chi abita vicino agli aereoporti ed è quindi sottoposto al rumore dei voli notturni può essere sottoposto a stress e a difetti uditivi con il tempo.
Purtroppo questa lista non è esaustiva. Sono molti i rumori che possono danneggiare il nostro udito e/o causare il fischio all’orecchio. Nel nostro mondo frenetico, le isole di relax sono sempre più scarse, anche in vacanza.