L’esperienza di personaggi famosi con l’acufene

“Cosa lo ha causato? Forse lo stress del crollo nervoso che stavo attraversando. O forse è stato provocato dal fatto che infilavo oggetti appuntiti nei miei canali uditivi per grattare la cera fastidiosamente pruriginosa. Comunque sia. Un mese ero una persona il cui cervello era silenzioso quando c’era silenzio. Il mese successivo ero una persona il cui cervello aveva un suono al suo interno che il vicino non poteva sentire. Quel suono è ancora lì, sei anni dopo. Puoi sederti al mio fianco, se vuoi, con l’orecchio contro la mia testa. A quella distanza, potresti sentire l’aria aspirata dolcemente nel mio naso dai miei polmoni, se non fossi distratto dalla stessa attività pneumatica che avviene nel tuo corpo. Ma non riuscirai a percepire il gracchiare metallico, simile alle frenate di un treno che taglia continuamente la velocità senza mai fermarsi. Quel suono è solo mio”.