Il caffé peggiora o migliora il fischio all’orecchio?

caffè acufeneIl caffè come rimedio per il fischio all’orecchio? In realtà il caffè, o meglio la caffeina (e quindi anche cioccolato, cacao, thè, bibite contenenti cola o guaranà), è ritenuta una della possibili cause del peggioramento dell’acufene, sebbene non ci sia alcuna prova scientifica in tal senso. Eppure nello scorso mese di agosto su alcuni giornali italiani è stata ripresa la notizia di una nuova ricerca che dimostrerebbe proprio il contrario. 

I risultati della ricerca

La ricerca del Brigham and Women’s Hospital (BWH) di Boston (Massachusetts) è stata pubblicata sull’autorevole American Journal of Medicine. In base a questa nuova ricerca le donne che assumono caffeina beneficiano di un miglioramento dell’incidenza dei sintomi dell’acufene.

«Abbiamo osservato una significativa associazione inversa tra il consumo di caffeina e l’incidenza degli acufeni tra queste donne». La ragione di questa associazione osservata non è chiara. Sappiamo che la caffeina stimola il sistema nervoso centrale, e precedenti ricerche su modello animale e in laboratorio hanno dimostrato che la caffeina ha un effetto diretto sull’orecchio interno».

In realtà già una precedente studio del Centre for Hearing and Balance Studies della Bristol University smontava il luogo comune della caffeina come aggravante del fischio all’orecchio.
In pratica emergeva che, nonostante molti professionisti sostengano l’astinenza dalla caffeina come terapia per gli acufeni, di fatto non vi siano elementi di prova sufficienti, anzi l’astinenza da caffeina potrebbe peggiorare il problema.

Caffeina sì o no?

Questi studi ci dimostrano come molto poco ancora si conosca su questa malattia. Anche molte indicazioni alimentari non sono supportate da reali prove scientifiche.
Semmai appare dimostrato l’approccio tenuto da Coleman in Miracoli per Acufeni, vale a dire che non esiste un rimedio utile per tutti e per sempre. Occorre quindi approcciasi ad un percorso di guarigione verificando su se stesso, con un congruo tempo di test, alcune soluzioni. Ergo non smettere improvvisamente di bere caffé o iniziare a berlo in grandi quantità, semplicemente prova a verificare se questa bevanda ha effetto sul tuo ronzio. Non prendere insomma nulla per oro colato, ma testalo su te stesso.

Se sei un assiduo bevitore di questa bevanda, inizia gradualmente a ridurla e verifica gli effetti che produce il cambiamento. Se non la bevi, prova a farlo (lo stesso vale per il cioccolato o altro alimento con caffeina). Procedi sempre per gradi registrando i cambiamenti di intensità e frequenza del fischio all’orecchio.

Questo è un altro dei test a cui ti suggerisco di rispondere come quelli dei semplici questionari inclusi nella Guida gratuita “Curare l’acufene”, utile per iniziare un’auto-analisi personale e primo passo per intraprendere un percorso di cura. Se non l’hai già fatto, puoi ottenere la guida inserendo nome di battesimo (o soprannome) e mail nel box qui sotto. Lascia nei commenti la tua esperienza con il caffè o altre bevande.

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4 commenti su “Il caffé peggiora o migliora il fischio all’orecchio?”

    • Buongiorno Dino, non riesco a capire a che guida ti riferisci. Se intendi “Curare gli Acufeni” è gratuita, ti basta iscriverti al sito. Se è uno dei libri che consiglio sul blog, puoi sentire direttamente il venditore (trovi mail sul loro sito). Se proprio hai problemi posso aiutarti ma mi devi dire il titolo esatto del libro.

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  1. buongiorno.
    Il mio problema di ronzio (acufene) è di origine chemioterapica ;fatto terapia cisplatino e da allora mi sono cominciati i ronzi sempre più forti , fatto presente al medico e sto aspettando um visita dall’ottorino, il medico mi ha detto che passera ma oramai è passato un mese abbondante e sono solo cresciuti di intensita.
    saluti

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  2. Salve a tutti.Da un paio d’anni avverto un sibilo ad entrambe le orecchie e solo ieri ho avuto la diagnosi da parte di un bravo otorino: restringimento dei canali uditivi (dovuta ad attività subacquea). Come primo approccio mi ha prescritto l’Acuval per 30 giorni e flebo di glicerolo da 250cc per 6 giorni, dopodichè terapia con compact-disc per 3 mesi e,solo in ultima analisi e se il fenomeno dovesse diventare insopportabile, l’intervento chirurgico di alesaggio dei canali.
    Ditemi cosa ne pensate (Luca, cosa ne sai del compact-disc?). Io vi segnalerò gli esiti del primo ciclo di cura.

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