Esempi di chi ha sconfitto l’acufene con fiducia e positività

Tra i vari commenti del blog e mail che mi arrivano noto spesso molta disperazione e pessimismo. Due recenti commenti però mi hanno ispirato l’idea di scrivere questo articolo per affrontare con positività il problema del fischio all’orecchio.

“Ciao a tutti, io ci soffro da sempre, ma a periodi, va e viene. Non cercate mai il rumore, se ottenete dei risultati, non provate a verificarli da soli e in silenzio, non seve a nulla, non stuzzicate ciò che vi fa paura. La notte prendo melatonina e un altro prodotto omeopaticao per dormire e anche se non sento il rumore, metto comunque rumori di fondo, come il mare, rane o pioggia, o molto più semplicemente rumori bianchi. Non consultare i forum dove dicono che non c’ è nulla da fare, non è vero, c’è sempre una cura. Io ho eliminato il caffè, l’alcol e le uscite per locali e aperitivi. Non fatevi prendere dal panico, se vi spaventate, come è successo a me, andate per gradi, curate prima l’ansia, il resto verrà da solo. Il ginko biloba non è come un oki o un aulin che vi da subito sollievo, ci vuole del tempo. L’acufene può essere anche derivato da un problema di cervicale, si può comunque guarire, quindi non fatevi prendere dal panico, state sereni …”

“Trovo sia intelligente e umano potersi confrontare con gli altri che  condividono uno stesso problema e cercare insieme una soluzione. Per quello che mi riguarda il mio medico mi aveva dato da fare l’aerosol perché mi aveva  riscontrato secrezione nelle orecchie (soffro di una fastidiosa sinusite) ed in una settimana il disturbo è effettivamente scomparso. Mi auguro che tutti possano trovare la loro causa e venirne fuori completamente. Sono una positiva e voglio pensare che sia possibile per ogni tipo di acufeno”

psicologia acufeneSono due commenti di persone reali pubblicate su questo sito. Entrambi hanno trovato una soluzione definitiva o parziale all’acufene, ma soprattutto lo hanno fatto con un atteggiamento positivo e proattivo. Credo che questi contributi servano più di tante parole, per questo ne ho cercati altri su siti in lingua inglese. Qui ne riporto due. E’ una lunga lettura, ma vale sicuramente la pena di leggerli e rileggerli quando lo sconforto e la paura ti sovrastano.

L’atteggiamento giusto per sconfiggere gli acufeni

Per curare l’acufene devi cambiare il tuo atteggiamento. Abituarsi al fischio all’orecchio  è più facile da dire che da fare.  Accettare che, per un dato periodo, il ronzio rimarrà è la migliore soluzione per iniziare una strada verso il benessere. Ciò perché più pensi al fischio,  più forte lo avvertirai. E’ un po’ quando fai fatica a dormire e ti concentri su qualche rumore che ti dà fastidio. L’unico mezzo per eliminare il fastidio è pensare ad altro o ignorarlo.

Ecco alcuni consigli pratici:

  • Immagina. Per ridurre lo stress e l’ansia, distenditi e visualizza “posti felici”. Può essere qualsiasi cosa, un luogo o una persona, che ti fa sentire sicuro e rilassato.
  • Accettazione. Non tentare di combattere l’acufene, peggiori solamente la tua situazione. Accettalo come una condizione temporanea e cerca soluzioni per ridurre il suo impatto sulla tua vita.
  • Pensa positivo:  elimina i termini negativi, sostituisci pensieri come “Non riesco a gestire questa situazione,”  con frasi positive o neutre come: “Riesco sempre meglio a gestire ….”
  • Evitare di parlarne. Non abituarti a discutere o peggio lamentarti del ronzio all’orecchio con amici, parenti o colleghi. Non fai altro che estendere l’influenza dell’acufene alla tua vita privata e professionali. Parlane solo quando necessario. Allo stesso tempo, a volte è utile, persino necessario parlarne. Se l’acufene interferisce con le tue capacità di dormire, concentrarti o comunicare con gli altri, può alla lunga portati problemi psicologici: isolamento e forme di depressione. Alcuni si aiutano con farmaci antidepressivi. Ma trovare qualcuno con cui confrontarsi e avere conforto è sempre utile., tenendo comunque in considerazione i consigli precedenti sull’accettazione e il pensiero positivo.
  • Controllare la rabbia. Un altro importante atteggiamento da tenere è la gestione della rabbia e dell’irritazione. Può farti arrabbiare il fatto che altri non capiscano il tuo problema o semplicemente sei irritato a causa del continuo fischio all’orecchio. Ma la rabbia è un’emozione che non produce nulla se non sensazioni negative. Cerca di convertire la collera in energia positiva che può aiutarti ad affrontare l’acufene.  Cerca e sperimenta in maniera costruttiva soluzioni al problema e condividi le tue esperienze in Internet.

 

Come convivo felicemente con il fischio all’orecchio

pensiero positivoCredo fermamente che essere positivi aiuti ad abituarsi più velocemente all’acufene. Qualche anno fa ero nel buio più completo della sofferenza per l’acufene e l’iperacusia. Soffro di ultra acufene rumoroso a cui ha fatto presto seguito una iperacusia penetrante e dolorosa. Il mio acufene somiglia ad un fischio e risuona in tutta la mia testa. E’ assolutamente un suono insopportabile. Lo posso sentire anche quando passa un aereo sopra la mia testa o davanti alle rapide impetuose del fiume dove vado a pescare il salmone.

L’iperacusia trasforma tutti i suoni normali in fitte penetranti e dolorose, come se qualcuno graffiasse il vetro con il metallo, come se le orecchie fossero perforate. Non potevo sopportare i suoni o rumori di TV, feste, ristoranti, cinema, strada, conversazioni sociali ecc Anche la voce morbida di mia moglie se troppo vicina mi procurava fastidio. Ho dovuto indossare tappi per le orecchie per fermare queste sensazioni. Ma i tappi per le orecchie bloccano tutti i suoni esterni, rendendo l’acufene insopportabilmente dominante. Ho cercato di scegliere il minore dei mali, ma effettivamente non sapevo quale fosse il peggiore. Sembravo non avere scampo.

E a peggiorare le cose, soffrivo già di attacchi di panico e di ansia che iniziarono a diventare quotidiani. Attacchi con conseguenze pesanti sul mio benessere fisico: dolori al petto, tensione, mancanza di respire, palpitazioni cardiache, dolori muscolari, mal di testa. Depressione e insonnia furono le inevitabili conseguenze.

Ogni giorni era un lungo giorno di sofferenze. Ero preoccupato e disperato. Dipendevo da medicinali come Ativan, Prozac e pillole per dormire. Avevo tagliato tutti i miei contati sociali. Avevo smesso una serie di attività che mi piacevano. Sofferente e solo, mi sembrava di non avere speranze.

Per quanto tempo? Il pensiero mi faceva venire un brivido attraverso la schiena. Come potevo vivere con qualcosa di così invivibile? Pensavo che non sarei mai riuscito ed essere di nuovo felice.

Mai dire mai. Oggi, per la grazia di Dio, sono tornato alla normalità, a vivere una vita piena, felice, produttiva e divertente, libera dalla tirannia di questo ronzio e dall’iperacusia. Quest’ultima è da tempo svanita quando, seppure riluttante, mi tolsi i tappi per le orecchie per i suoni normali. L’acufene c’è ancora, ma il mio cervello si è assuefatto al suono. Non mi preoccupa e spaventa più come prima.

Oggi ho una vita normale, vado a ballare, canto, faccio giardinaggio, vado a pesca, viaggio, mangio fuori, vado al cinema etc. Non permetto al fischio all’orecchio di incidere nella mia vita.
Il mio nuovo motto è “Trovare la gioia nel dolore”. Se fai questo il tuo acufene continuerà a fischiare ma avrà perso il suo potere di spaventarti e privarti della tua vita. Il cervello può dissolvere anche il suono più forte quando non è più considerato una minaccia.

Perciò non dire mai “mai”. Datti tempo e potrai riavere la tua vita. L’acufene potrebbe sparire o semplicemente affievolirsi. E anche se non lo facesse non vuol dire che non puoi vivere bene. Ho imparato a accettare e convivere con gli alti e i bassi della vita, anche con il mio ronzio ad alto volume, e questo ha contribuito a far abituare il mio cervello al suono. Abbi speranza per il futuro, se anche una persona ansiosa come me ce l’ha fatta, anche tu puoi farcela.

Ecco alcune cose che ho imparato:

1) Essere positivo e aver pazienza: Essere positivi ti aiuta a ridurre l’ansia. Una buona parte delle tue sofferenze causate dal fischio all’orecchio è mentale. Essere positivi quindi ti aiuta a render più veloce la guarigione. Alla fine cosa ti cambia? Se devi scegliere, preferisci vivere negativamente o positivamente? Il pensiero positivo può influenzare il tuo cervello e beneficiare il tuo stato di salute complessivo. La vita è più semplice e piacevole se pensi positivo, anche con il tuo acufene.

Dai ascolto alle storie di successo, sono state importanti per me. Sapere che c’è gente che è guarita o semplicemente è in grado di vivere una vita normale. Un altro aspetto molto importante è darsi tempo. Il corpo necessita di tempo per assorbire i traumi, il ronzio è solo un trauma. Sii paziente.

2) Fai attenzione ai pensieri deformanti. Potrai essere bombardato da mille pensieri distorti nella fase iniziale dell’acufene. Questa fase può essere veramente traumatica per te e il tuo sistema nervoso. E’ normale avere paura per una cosa che non capisci e non conosci. La tua irritazione cresce e presti sempre più attenzione al ronzio. E inizi a preoccuparti ed aver paura del tuo futuro e di ciò che ti aspetta. Solo ora capisco di aver avuto pensieri catastrofici riguardo il mio futuro. Iniziai a far ricerche e capii che queste erano normali distorsioni cognitive descritte dalla Cognitive Behavioral Therapy (CBT). Continuai a informarmi acquistando libri sull’argomento Cambia la tua vita con la TCC. Tecnica e pratica della terapia cognitivo-comportamentale e il libri del Dr. Burns 101 storie che guariscono. L’uso di narrazioni in psicoterapia .

Quando sarai in grado di controbilanciare questi pensieri distorti con altri più positivi e realistici, ridurrai la tua ansia e la tua sofferenza mentale.

3) Mascheramento e farmaci. Quando l’acufene è nuovo e ancora un alieno, può generare stress mentale, come ansia, attacchi di panico, depressione e insonnia. Ciò può essere devastante per la tua salute e aggravare le tue sofferenze. Un approccio semplice senza ricorrere a farmaci è l’utilizzo di mascheramenti del suono. Cerca di ricorrervi il prima possibile, potrai poi farne a meno quando sarai emozionalmente più stabile. Per il mio acufene per esempio ho scaricato spesso suoni della natura come onde, pioggia, cascate etc. (ti ricordo che trovi alcuni mp3 gratuiti con suoni naturali dopo l’iscrizione, ti basta inserir la tua mail nel modulo a fine pagina). O puoi usare una macchina del suono

Non è necessario bloccare totalmente il ronzio, un mascheramento parziale è meglio di niente e consentirà al tuo cervello di abituarsi meglio.
Se soffri di forte depressione e non riesci ad affrontare la sofferenza, non restare solo. Consultati con il tuo medico o una specialista su quali farmaci utilizzare per alleggerire il tuo stato emotivo.

4) Tornare a vivere. Può essere difficile all’inizio. Sei stanco e stressato e non hai voglia di far nulla eccetto rimanere in casa. Mi sono da subito costretto a continuare a fare le cose che amavo, anche portando i tappi per le orecchie a volte. Non avrei permesso all’acufene ti intimidirmi e controllare la mia vita. Dai tempo e diventerà sempre più facile. Così vinci la battaglia psicologica. Torna a vivere per te stesso e i tuoi cari e non lasciarti condizionare dal fischio alle orecchie. Avrai un po’ di ansia nel tornare ad affrontare il mondo, ma non mollare. Con il tempo l’acufene perderà la sua intensità grazie alle “distrazioni” dovute alle tue normali attività e la paura ti abbandonerà. Avverrà gradualmente, continua e sii paziente.

5) Minimizza l’acufene. Ho imparato a non diffondere il fischio dandogli combustibile per perpetuare la sua tirannia sulla mia vita. L’ho fatto essendo consapevole di quante persone nel mondo riescono a vivere e lavorare in ambienti rumorosi. Se le persone possono sopportare questi forti rumori, posso anche io tollerare e accettare il ronzio per riottenere la mia vita. Non è proprio la stessa cosa, lo so, ma alla fine si tratta sempre di accettare o vivere infelici. Molti personaggi famosi come David Letterman, William Shatner (il capitan Kirk di Star Trek), Barbra Streisand, Ronald Reagan etc. hanno convissuto con gli acufeni.

6) Massimizzare la tua forza vitale. Vivi appieno la tua vita, sapendo trovare anche la gioia nel dolore. Il cervello è stanco e necessita di nuovi stimoli. Concentrati sulla gioia di vivere, godi di ciò che hai e fai, inizia nuove attività o hobby. Puoi anche provare attività di volontariato. Queste attività rompono la monotonia del fischio all’orecchio. Più la rompi più avrai fiducia sul futuro. Riempi la tua vita con attività che ti piacciono e ti danno soddisfazione.

7) Sii gentile con te stesso e i tuoi cari. L’acufene può tirar fuori il peggio da una persona. Stai attento alla prepotenza del tuo ronzio, può distruggere le tue relazioni sociali. Non lasciarti sopraffare e abbi attenzione per chi ti sta intorno.

8) Segui gli esempi. Con il mio sistema nervoso indebolito da ansia e panico, ho avuto necessità di trovare forza e energia negli esempi di persone normali che sono riuscite a superare situazioni anche ben peggiori dell’acufene.
Come Zoe Cartwright, una ragazza diventata sorda a 15 anni e sofferente di forti acufeni, che ha deciso di continuare a vivere e perseguire i suoi obiettivi. Contro tutte le avversità si è laureata e ha realizzato un corto (un breve film) sull’acufene:

E’ incredibile quanto sia straordinariamente forte e positiva questa giovane donna. Nonostante la sordità e l’acufene, ama e gode della sua vita. Cerca e trai inspirazione da questi esempi. Ti serviranno da guida per sfidare te stesso e soprattutto i tuoi pensieri distorti.

ps. alcuni di voi mi hanno evidenziato difficoltà nell’acquisto online di Miracolo per Acufeni.  Il metodo di acquisto è ora cambiato ma non è complicato per chi ha paypal o una carta di credito.  Puoi quindi acquistare  da questo sito con paypal o carta di credito abbinata,  oppure il libro è acquistabile anche da questo sito direttamente con carta di credito.

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12 commenti su “Esempi di chi ha sconfitto l’acufene con fiducia e positività”

  1. Salve,
    posso dire che è tutto vero,più gli si presta attenzione,peggio ci si sente!
    Io fin dall’inizio non sono andata nel panico, l’ho accettato come parte della mia vita,non che non abbia fatto le mie ricerche e i miei tentativi di venirne fuori!
    Ma tutto sommato non bisogna identificarsi con questo benedetto ronzio,noi siamo altro!
    La notte,se mi dà fastidio,prendo la radiolina con gli auricolari(in particolare Radio radicale o Il sole 24 ore mi conciliano il sonno) ed è fatta!

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  2. Buongiorno… Voglio portarvi la mia esperienza…
    Soffro di otosclerosi dall’orecchio sx da due anni,ma tre mesi fa una mattina mi sono alzata con questo fischio acuto.
    Panico,paura,ansia…
    Dopo qualche tempo ho deciso di riprendere in mano la mia vita…
    Ho letto miracolo per acufeni.. Effettivamente da consigli utili..
    Poi ho iniziato con integratori (acuval) e con sedute di agopuntura…
    Sono migliorati.. Passo addirittura giorni (per me un miracolo), senza sentirli, e finalmente dormo la notte…
    Volevo dare speranza a chi come me all’inizio era davvero disperato.
    Possono diminuire… Piano piano si imparano ad ignorare…

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  3. il problema è individuare la causa per tentare di porre il rimedio.
    sarà la cervicale, un difetto circolatorio, un fatto ansioso, l’effetto collaterale per una cura farmacologica con farmaci di nuova generazione come il sovaldi e il Daklinza insieme alla ribavirina x la cura dell’epatite c

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    • Secondo gli otorini che ho consultato i miei rumori avrebbero origine cervicale. In effetti dopo lastra e risonanza, sono emersi vari problemi pur non avendo io dolori ma solo un po’ di rigidità del collo. la sto curando in modo più serio che posso, il collo va molto meglio il ronzio leggermente, non raggiunge più i livelli di qualche settimana fa. Il mio acufene (o tinnitus, so che viene chiamato) è “diurno”, la sera stendendomi a letto e senza cuscino, lentamente svanisce la notte dormo, al mattino è latente o assente al risveglio per poi tornare ad intensità e sonorità variabili.
      Proseguo le cure alla cervicale, voglio fare altri approfondimenti a 360° e liberarmene del tutto!
      Chi può aiutarmi: guido.dinapoli@libero.it

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  4. Chi ha effettivamente sperimentato l’insorgenza di acufeni in concomitanza dell’assunzione di farmaci come sovaldi ribavirina e daklinza? Grazie.

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  5. l’ho scoperto negli anni 90, un rumore bilaterale di cascata o di sottofondo di vecchia radio, come preciso io. All’inizio non lo accettavo e sopportavo, ho girato l’Italia, a quei tempi era poco…curato. Tutto sommato non era eccessivamente forte e così ho convissuto. Certe volte dimenticato anzi…quasi inesistente, ma c’era.
    Ma, a febbraio ho avuto dei capogiri dovuti in prevalenza a cattiva postura (ho fatto il disegnatore manualista per diversi anni) e cervicale. Così ho eseguito un ciclo di fisioterapia, con massaggi ecc. Mi ritornato più forte di prima, come se fosse stato risvegliato. Adesso ricomincerò a cercare qualche soluzione, considerando la questione cervicale che credo sia in forte relazione.

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  6. Vi ringrazio per tutte le informazioni, ho trovato di grande utilità per rilassarmi,soprattutto alla sera le musiche newage che mi avete inviato, e leggere che molte persone hanno questo disturbo e a volte sono guarite mi da molto conforto.
    Buona giornata

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  7. saluto tutti, ho 50 anni e da alcuni giorni accuso un acufene all’orecchio sinistro, non nascondo lo sconforto sono molto provato cosi’ ad un tratto questo fastidio premetto che soffro di cervicale, ma la prima avvisaglia sono state le vertigini che ho curato con verticus un medicinale in pillole e qui i benifici si sono visti ma poi a distanza di un mese ecco questo acufene ho tra una settimana una visita con l’otorino da quello che ho sentito da alcune testimonianze non mi sento per niente ottimista comincio a pensare che dovro’ conviverci sara’ una sfida con me stesso spero di vincerla .

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  8. Soffro di acufeni da due mesi, preceduti da due giornate di intense vertigini …ho girato 3 otorini e fatto svariati esami anche del sangue e da cardiologo, tutto perfetto! Ma gli acufeni bilaterali rimangono. Pare la causa sia cervicale ma anche tensione mandibolare. Ho provato con tre scatole di Acuval audio e 3 massaggi , sto anche portando un byte da 1 mese e mezzo ma nulla. Sto bene, ora non ho altri sintomi ma a 33 anni non voglio rassegnarmi a questa spiacevole convivenza. Il medico mi fa consigliato 4 gocce di Lexotan al dì’ come miorilassante…

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  9. Salve a tutti, soffro di acufeni da più di un anno, sono un ragazzo di 27 anni..il tutto è avvenuto dopo una maledetta serata in discoteca (io che sono andato giusto un paio di volte in vita mia). Purtroppo non è facile convivere con questi fischi continui h24, capisco che bisogna accettarli ma non è facile pensare di dovere continuare a sopportarli a tempo indefinito..si spera che prima o poi scoprendo le cause si riesca ad intervenire su di essi..un grosso in bocca al lupo a tutti.

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  10. Non abbiate paura di rivolgervi ad un bravo medico psico-terapeuta. Saprà coniugare farmaci, terapie e consigli nel modo corretto. Ho provato di tutto e mi hanno consigliato di tutto. Ogni volta uscivo da una visita, un massaggio, un incontro con terapisti olistici (mi è mancato solo l’esorcista, ma mi è stato proposto alcune volte) con ottimismo e la speranza di avere trovato una via d’uscita. 24 ore di serotonina che poi svanisce e si torna al punto di prima se non peggio. Ho perso tanti mesi, arrivando a pensare che non aveva più senso vivere. Poi, aiutato da mia moglie, ho deciso. Terapia tradizionale, senza paura delle reazioni dei farmaci ansiolitici e antidepressivi. Sì ci sono controindicazioni, ma possono veramente aiutare. Poi, leggete pure tutti i libri che vi vengono proposti, acquistate video e provate a mascherare come volete il vostro compagno di merende, ma ricordatevi che niente è efficace come un buon programma concordato con il vostro medico psico-terapeuta. Fate i compiti, prendete i farmaci consigliati, tenete un diario (vi accorgerete dei piccoli miglioramenti) e libero arbitrio. Fate solo quello che vi rende sereni (felici è una parola troppo grossa). Auguri a tutti.

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